venerdì 18 febbraio 2011

Il processo al “mostro di Amstetten”



il processo al padre incestuoso Joseph Fritzl. Difficilmente Amstetten, città di poco più di 23mila abitanti nel Land centro-settentrionale della Bassa Austria, si scrollerà di dosso l’onta dell’orribile caso di cronaca, che vede l’ingegnere austriaco 73enne sul banco degli imputati accusato di «omicidio, privazione di libertà, abusi e riduzione in schiavitù» per aver rinchiuso la figlia Elisabeth in un sotterraneo per 24 lunghi anni di abusi.

Con lei sono emersi dalle tenebre tre dei sette figli nati dal rapporto con il padre-mostro. Uno, Michael, è morto subito dopo la nascita e Fritzl ha provveduto a bruciare il corpicino nella stufa. Altri tre bimbi erano stati «adottati» dai nonni. Il circo mediatico è dispiegato anche a St.Poelten, capitale della Bassa Sassonia, 80 chilometri a ovest di Vienna, dove si svolge il processo, che durerà almeno 5 giorni. Il processo si svolgerà a porte chiuse e il verdetto è atteso per il 20 marzo.

lunedì 14 febbraio 2011

definisci il diavolo..eccola! suor maria pagliuca..


13 gennaio 1972
A Roma, la Corte di assise ha comminato 4 anni di reclusione a Diletta Pagliuca, direttrice del Santa Rita di Grottaferrata, dove sono morti 13 ricoverati in seguito a maltrattamenti ricevuti. Il Pm aveva chiesto 24 anni

Qualcuno se la ricorda?
La suora zoccola, protetta da un vescovo, arrestata per le bestiali sevizie a cui sottoponeva i bambini ospiti del suo istituto. Bimbi picchiati, chiusi al buio e legati al termosifone per giorni e giorni, ecc.
Di lei mi resta il ricordo delle immagini del tg dell'epoca, con questa suora che usciva piangendo.

presto alleghero il libro.."eravamo solo bambini" Massimo Polidoro

lunedì 15 giugno 2009

don ruggero conti (non ci sono foto)


DON RUGGERO CONTI: 16 GIUGNO AL VIA IL PROCESSO CON RITO IMMEDIATO

Roma, 9 apr. (Apcom) - Giudizio immediato per don Ruggero Conti, il sacerdote finito in carcere il 30 giugno scorso, nell'ambito di una inchiesta su una serie di episodi di abuso, avvenuti nell'arco degli ultimi dieci anni, nel corso di diverse attività parrocchiali della chiesa 'Natività di Maria Santissima', in via di Selva Candida, alla periferia della Capitale. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio della Procura per i reati di prostituzione minorile e atti sessuali su minori, la scelta difensiva del prete è stata quella di andare direttamente in aula, davanti ai giudici, evitando l'udienza preliminare. Il processo a carico di don Ruggero è stato per il 16 giugno prossimo, davanti alla VI sezione del tribunale. Il pm Francesco Scavo ha ricostruito, nell'atto d'accusa, tutta una serie di vicende che coinvolgono 7 ragazzi. A don Ruggero è contestato il fatto di aver approfittato di una "persona a lui affidata per ragioni di educazione culturale e religiosa, di istruzione nonchè di vigilanza e custodia, con l'aggravante di aver commesso il fatto con abuso dei poteri e/o comunque in violazione dei doveri derivanti dalla qualità da lui rivestita di ministro di culto".
>>>>>>>martedì, febbraio 1st, 2011 <<<<<<<<<
Diciotto anni di reclusione. Li ha chiesti oggi il Pm Francesco Scavo Scavo per don Ruggero Conti, il parroco di Selva Candida a Roma processato per aver abusato di sette minori. Il Pm ha anche chiesto una una multa pari a 50mila euro. Per il parroco della parrocchia Natività di Maria Santissima, arrestato nel giugno 2008 perché accusato di aver abusato di sette minorenni, l’accusa ha chiesto una condanna esemplare ai giudici della VI sezione del tribunale penale collegiale di Roma davanti ai quali si celebra il processo.

domenica 14 giugno 2009

jim "lo scriteriato"


19 novembre 1978:
il suicidio di massa più impressionante di tutta la storia. In Guyana si tolgono la vita col cianuro i 911 membri della setta "Tempio del popolo", guidati dal fondatore, il reverendo Jim Jones. Le vittime sono 293 donne, 398 uomini e 219 bambini. Il giorno precedente alcuni adepti avevano ucciso cinque persone, tra le quali il senatore statunitense Leo Ryan, che guidava una commissione d'inchiesta sulle condizioni di vita dei discepoli di Jones. Tra le altre cose avevano scoperto che la comunità, chiamata Jonesville, era stata trasformata in una vera e propria prigione dalla quale nessuno poteva fuggire, pena la morte.

sabato 13 giugno 2009


Gianfranco StevaninSoprannome: Il mostro di Terrazze

Data di nascita: 2 ottobre 1960

Data di morte: in vita

Vittime accertate: 6, di cui 4 identificate

Modus operandi: soffocava o strangolava le sue vittime durante atti di sesso estremo.

L'infanzia e l'adolescenza.Gianfranco nasce il 2 ottobre 1960 a Montagnana, in provincia di Padova, da Noemi Miola e Giuseppe Stevanin. Il bambino trascorre i primi quattro anni di vita in quella campagna assolata poi i genitori lo mandano in collegio, dai preti, mentre la madre sta portando avanti una gravidanza che si concluderà con un aborto.

Herbert Kappler (Stoccarda, 23 settembre 1907 – Soltau, 9 febbraio 1978) è stato un ufficiale tedesco delle SS, comandante dell'SD e della Gestapo a R


Il nome di Kappler rimase ignoto al pubblico romano ed italiano malgrado l'importante ruolo già svolto, ma sempre con discrezione, divenne improvvisamente noto e fonte di terrore nel pomeriggio di domenica 27 settembre 1943, quando convocò presso il proprio ufficio a Villa Wolkonsky il rabbino capo della Comunità israelitica di Roma, Foà, e il suo presidente Almansi, intimando loro la consegna, entro trentasei ore, di almeno 50 chilogrammi d'oro, minacciando altrimenti la deportazione di duecento ebrei romani verso la Germania. L'oro fu raccolto e consegnato con un ritardo di poche ore, comunque entro i limiti di una breve proroga accordata dallo stesso Kappler ai responsabili della Comunità ebraica romana, che contava circa 12.000 persone, per raccogliere tutto l'oro richiesto.
Il riscatto pagato dagli ebrei romani, tuttavia, assicurò loro solo una breve pausa nella persecuzione cui dovevano essere sottoposti. Due settimane più tardi, infatti, durante la notte del 15 ottobre 1943 1.259 ebrei vennero rastrellati a sorpresa nel Ghetto ed incarcerati provvisoriamente presso il Collegio Militare in via della Lungara; tre giorni dopo, 1.007 di essi vennero inviati ad Auschwitz: solamente 16 di loro sopravvissero allo sterminio (15 uomini e una sola donna).

Grigorij Efimevic Rasputin era nato nel luglio del 1871 a Pokrovskoe


"Il nostro amico". Così, nelle sue accorate lettere inviate al fronte all’imperiale consorte, la zarina Alessandra definiva Rasputin, il "contadino" giunto alla corte di Nicola II in un giorno del 1905, e che per undici lunghi anni avrebbe esercitato la sua oscura, ambigua e letale influenza sulla famiglia imperiale e finanche sui destini politici della Russia. Fino a quella fatale notte di dicembre del 1916 in cui trovò la morte per mano di un gruppo di congiurati - espressione della più alta aristocrazia russa - colui che la stampa schierata all’opposizione definiva il "monaco pazzo" rappresentò agli occhi dell’opinione pubblica più evoluta il simbolo vivente dei mali della Russia, del distacco tra lo Zar e il suo popolo..